Porte Tagliafuoco: Norme e Leggi di riferimento
Il vero obiettivo del sistema normativo sulle porte tagliafuoco, non deve essere solo il rispetto di una serie di adempimenti tecnici e burocratici, ma soprattutto quello che le porte installate impediscano effettivamente la propagazione dell’incendio.
Sono pertanto necessarie regole tecniche e procedure certe, che consentano ai produttori, ai laboratori di prova,agli installatori e ai preposti organi di controllo di operare con serietà e tranquillità.
Ovviamente in materia di sicurezza e prevenzioni incendi sono molteplici le Leggi e Norme che disciplinano la materia, tra queste riteniamo fondamentale evidenziare quelle che più sono pertinenti con il comparto delle chiusure metalliche tagliafuoco.
LA NORMA UNI 9723 FA1
La vigente Norma di riferimento per le porte tagliafuoco è la NORMA UNI 9723 FA1.
La NORMA UNI 9723FA1 contiene tutte quelle indicazioni di carattere tecnico alle quali i laboratori autorizzati dal Ministero degli Interni devono attenersi per testare i prodotti e quindi rilasciare successivamente i certificati di prova; contiene inoltre altre informazioni di carattere tecnico sulla base delle quali in fase in rilascio del certificato di omologazione, il Ministero degli Interni, concede delle estensioni ai risultati precedentemente ottenuti in fase di prova.
Il DECRETO DEL MINISTERO DELL’INTERNO DEL 14 DICEMBRE 1993
E’ il primo D.L che esprime ed identifica in modo chiaro quali debbano essere le norme tecniche e procedurali per la classificazione di resistenza al fuoco ed omologazione di porte ed altri elementi di chiusura.
Nel decreto viene infatti citata la norma UNI 9723 quale unica norma di riferimento e vengono altresì esplicitate le definizioni di:
- Omologazione
- Laboratorio autorizzato
- Certificato di prova
- Produttore
- Dichiarazione di conformità
- Marchio di conformità
- Prototipo omologato
Ed inoltre vengono anche espressi gli obblighi dei produttori di porte nei confronti degli utilizzatori, ovvero:
- Garantire la conformità del prodotto
- Emettere la “Dichiarazione di conformità” con la quale il produttore attesta la conformità del prodotto al prototipo omologato e riporta i dati del marchio di conformità
- Applicare su ogni porta del “marchio di conformità” con l’indicazione permanente ed indelebile dei parametri stabiliti dalla NORMA UNI 9723 ed inoltre gli estremi identificativi dell’atto di omologazione.
IL DECRETO DEL MINISTERO DELL’INTERNO DEL 27 GENNAIO 1999
Il presente decreto assume la propria importanza dal fatto che specifica in modo chiaro secondo quali criteri si effettua la “Classificazione” di resistenza al fuoco di porte ed altri elementi , ovvero secondo i criteri tecnici contenuti nella NORMA UNI.CNVVF 9723 e nel primo foglio di aggiornamento UNI-CNVVF 9723:1990/A1.
Altresì importante è il chiarimento in merito ai limiti dimensionali di porte di qualsiasi natura e portoni scorrevoli oggetto del procedimento dell’omologazione.
Sono inoltre riportate, nel presente decreto,le tolleranze delle misure ammissibili in sede di verifica e controllo.
LETTERA CIRCOLARE PROT. N. NS 7014/4101 SOTT. 140/1 DI DATA 22/10/01
Questa lettera riporta per quanto all’utilizzatore chiarimenti in merito:
all’utilizzazione
delle porte resistenti al fuoco nelle attività soggette ai controlli di prevenzione incendi,
al produttore
la documentazione tecnica che il produttore deve allegare ad ogni fornitura, riassunta in sintesi in:
- atto di omologazione del prototipo
- dichiarazione di conformità del prototipo omologato
- atto di estensione dell’omologazione per le porte aventi dimensioni diverse dal prototipo omologato
- Libretto di installazione, uso e manutenzione con i relativi disegni esplicativi
all’installatore
- atto di omologazione del prototipo
Sito UCT
Altre informazioni possono essere richieste o visionate nel sito della
Spettabile Unione Costruttori Chiusure Metalliche – UCT.
Segreteria UCT Service srl
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